52 ore di diretta per raccontare la solidarietà dei 118 comuni irpini
4 giorni, dal 5 al 8 dicembre, per raggiungere tutti i 118 comuni della provincia irpina: torna per la sua settima edizione Il Pino Irpino, straordinario progetto culturale e sociale che coinvolge associazioni, istituzioni e singoli partecipanti in tutto l’hinterland avellinese.
Quest’anno, nonostante la pandemia in atto, non si fermerà il tradizionale viaggio senza sosta durante il quale una carovana di giovani incontrerà – seppure a distanza – persone, ascoltando storie e tradizioni.
“Ci siamo interrogati molto su se fosse il caso di partire anche quest’anno e in che modalità farlo. Alla fine ci siamo detti che proprio in questo momento abbiamo bisogno di non disperdere quel patrimonio costruito in sette lunghi anni e che – non solo per una volta all’anno – ci fa sentire tutti uniti in un grande abbraccio collettivo, ma ci consentirà di coinvolgere anche tantissimi emigranti che non hanno mai potuto partecipare.” Afferma Sirio Di Capua, uno degli organizzatori
Con una diretta lunga quasi 52 ore, trasmetterà le consuete tappa di 8 minuti collegandosi con gli abitanti di ogni comune della provincia gridando insieme a distanza “Irpinia ti voglio bene”.
Partecipare sarà semplice, basterà collegarsi al sito irpiniativogliobene.it/pinolive al giorno e all’ora prevista dalla tappa in ciascun comune per fare festa tutti insieme.
Quest’anno tante novità per permettere un coinvolgimento importante delle comunità.
L’iniziativa di solidarietà diventa di prossimità: non più un’unica raccolta ma tante iniziative territoriali a sostegno di chi in questo momento ha più bisogno.
Lo scorso anno sono state raccolte e distribuite oltre 4000 calze della befana mentre negli anni precedenti migliaia di kit scolastici, panettoni e torroni e ancora più di 4000 doni e oltre 4000kg di cibo per il banco alimentare. Nel 2016 anche una raccolta fondi che è servita per contribuire con 12.116,55 € alla costruzione di un centro Polifunzionale a Castelsantangelo Sul Nera(MC), un comune terremotato del Centro Italia.
E ancora tante le iniziative sociali. Abbiamo chiesto a chi parteciperà di decorare le proprie case e i propri balconi con il colore simbolo della nostra terra e della speranza: il verde. Lo stesso colore con cui abbiamo chiesto ai “comitati di accoglienza” di far illuminare uno dei monumenti della propria città come simbolo di unità con tutte le altre comunità provinciali. Anche l’ente Provincia di Avellino ha deciso di aderire illuminando Palazzo Caracciolo e il Palazzo della Cultura sede della biblioteca provinciale.
Quest’anno la prima tappa sarà Zungoli, il 5 dicembre alle 7.59 e l’ultima, prima dell’arrivo ad Avellino sarà Aiello del Sabato, l’8 dicembre alle 20.20, un modo simpatico per riunire i paesi dall’ultimo al primo in ordine alfabetico. A tutti abbiamo chiesto di realizzare una lanterna da donare alla tappa successiva, una sorta di “gemellaggio” e di staffetta per illuminare il Natale d’Irpinia come simbolo di rinascita e di speranza.
Lo stesso sentimento che abbiamo chiesto di rappresentare al maestro Alberto Vallifuoco che ci ha donato la sua opera Luna con albero della vita che doneremo a ciascun comitato di accoglienza.
Insomma, non una semplice iniziativa di solidarietà, ma un’occasione unica per unire tutte le comunità irpine, troppo spesso distanti sia geograficamente che culturalmente, e dimostrare che anche e soprattutto i giovani della nostra provincia amano la loro terra, spesso abbandonata e difficile da vivere.
Foto, video, elenco completo delle tappe sulla pagina facebook Il Pino Irpino o sul sito http://www.irpiniativogliobene.it
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